Nel 19° secolo, Albertine e Damas Oudart, nonni di Étienne Oudart, si stabilirono e acquistarono una fattoria di tredici ettari a Brugny, che poi lasciarono al loro figlio Gabriel. Quest’ultimo riprese l’attività agricola con sua moglie Yvonne e acquistò altri tredici ettari di terreno, lasciando ai suoi figli, Etienne e François, un’attività con 26 ettari di terra, di cui 1.20 ettari con l’appellativo di Champagne.
Nel 1958, Étienne pianta le viti sulla superficie di 1,20 ettari di terreno. Egli guarda al futuro, aspettando tre anni affinché le sue viti inizino a produrre. Accompagnato da sua moglie Juliana, la coppia, appassionata e volenterosa, decide di iniziare la produzione di champagne, marcando uno step simbolico: il marketing dello Champagne sotto il brand di “Champagne Etienne Oudart”. Entrambi dedicano la loro vita giornaliera al progetto: Juliana fidelizza la clientela scrivendo ai suoi parenti in Belgio e in Francia, Étienne compra del terreno per estendere il vigneto e il suo potenziale produttivo.
Dal 1958, i vigneti della Casa individuano le proprie radici nel terroir della Costa Sud dell’Epernay e della Valle della Marna. La produzione si concentra decade dopo decade, trasformando la loro uva in ciò che è nell’essenziale: qualità. La cultura del vigneto viene costantemente rinnovata. Una pratica ragionata, la combinazione di nuove tecnologie e tradizione, che si adatta con rispetto per la natura e la biodiversità.
Nel 1988, Jacques, il primogenito di Juliana ed Etienne, si unì all’azienda dopo aver seguito una formazione viticola, lavorando accanto ai suoi genitori come responsabile della coltivazione. Nel 2006, prese in mano l’azienda di famiglia e guidò con passione e professionalità il marchio ereditato, trasformando poco a poco questo patrimonio in un notevole vigneto di 9,5 ettari di terreno, distribuito tra Brugny ed Essômes sulla Marna.
Per Jacques, la chiave è dare tempo alle viti e ai loro frutti di raggiungere un equilibrio ottimale tra zuccheri e aromi. È naturale che per ottenere questo risultato che vi sia un processo di viticoltura ragionata, ed è proprio questo lavoro che è stato premiato nel 2018 con l’ottenimento delle certificazioni “Viticoltura sostenibile in Champagne” e “Alto Valore Ambientale”.